Al netto delle considerazioni sulla scarsa attenzione della redattrice che ha “passato” la notizia, che non si è preoccupata neanche di verificarla, è però interessante notare come una notizia talmente inverosimile abbia comunque scatenato una ridda di commenti dei lettori. Lettori che si sono fidati dell’autorevolezza della testata e non si sono fatti sfiorare neanche dal dubbio che potesse essere un errore marchiano. E’ questo l’aspetto che più fa riflettere. Se è vero che non è il primo caso nella storia del giornalismo, è vero però che sul web basterebbe fare una ricerca sulla Rete per scoprire che si trattava di una bufala o, semplicemente, per farsi venire qualche dubbio. E invece no. Lo dice un media autorevole e allora sarà vero. Ne avevamo parlato recentemente ma questo è un case history davvero interessante, una conferma indiscutibile del ruolo centrale degli snodi ovvero dei media autorevoli come gatekeeper e come inluencer della rete.