Una lunga e articolata intervista sul web, i problemi e soprattutto le prospettive, che ho rilasciato a Cristian Lanzanova di Aigol. Sarebbe bello ne nascesse un dibattito.
Con la sua esperienza può dirci quanto sono cambiati il mondo e la cultura digitale nel nostro paese?
Oggi è normale andare “sul sito” per cercare informazioni e approfondimenti, come è normale dire “lo trovo su Internet”. Ci si aspetta sempre di più che enti e aziende eroghino servizi online, così come si organizzano le vacanze via Web e si fanno acquisti online. Sono tutti segnali del fatto che Internet, come strumento, sia entrato ormai nell’uso comune e sempre più lo sarà. Altro discorso quello della cultura digitale. Lì siamo ancora molto indietro.
Come se lo spiega?
Internet, in Italia, è stato “comunicato” e recepito perlopiù come strumento per fare qualcosa e non come una nuova dimensione sociale aumentata, come in effetti è. La Rete è stata strumentalizzata soprattutto a fini di marketing e commerciali. L’arrivo dei Social network sta completando l’opera. Ambienti chiusi come Facebook “imprigionano” gli utenti, in particolare le nuove generazioni. Si naviga sempre meno in Rete e sempre più fra i profili del Social blu e la cultura digitale con la quale si viene in contatto non è altro che le regole di funzionamento del network, decise da un’unica azienda, in modo arbitrario, e non certo quelle della Rete, basate su condivisione, costruzione della comunità, apporto di valore dai margini…
Quanto ha rivoluzionato il suo lavoro l’arrivo della multimedialità?
Ha detto bene: rivoluzionato. Non sbaglio se dico che oggi il mio lavoro è profondamente diverso da quello che era prima. Diversi i ritmi, diversi gli strumenti, diverse le dinamiche e le regole, diversi gli interlocutori. Le uniche cose a non essere cambiate sono gli obbiettivi e la necessità di una grande preparazione professionale.
Rifacendomi al titolo del suo libro “Online media relations, l’ufficio stampa su internet ovvero il web raccontato ai comunicatori”, è più il potere che da il web o quello che il web stesso possiede? insomma, quanto è importante sapere di web al giorno d’oggi?
In generale il Web è in grado di dare il potere che possiede. La sua capacità di influenza sul singolo, di coinvolgerlo e renderlo protagonista rendono il Web un media potentissimo. Ma, a ben guardare, la vera rivoluzione è la mancanza di barriere d’accesso. Chiunque, a patto di avere qualcosa di interessante da dire e di dirlo con le regole dell’online, può giovarsi del potere d’influenza del Web. Una cosa assolutamente inedita. Da questo punto di vista, quindi, è forse più il potere che dà, proprio perché, il web, lo concede, democraticamente, a chiunque. Trovatemi un’altra dimensione sociale umana in grado di far questo.
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