Comunicare, diffondere la conoscenza della propria attività, sensibilizzare, scuotere le coscienze, certo, ma non basta più. Un’organizzazione deve comunicare, proprio per costruire la propria reputazione e la fiducia ma non si può (più) limitare solo a comunicare. Sembra un ossimoro ma non lo è. In un ambiente come quello in cui viviamo, frutto dell’integrazione osmotica di digitale e analogico, nel quale tutti sono interconnessi, la comunicazione non è più un flusso unidirezionale, bensì un processo collettivizzato, a forte matrice simbolica, governato dalla percezione e dal senso costruito dai pubblici.
È come se vivessimo costantemente su un palcoscenico, esposti al giudizio degli spettatori che, liberamente e collettivamente, grazie ai social network e quindi influenzandosi a vicenda, apprezzano o meno, criticano o esaltano, credono o non credono. Un processo collettivo di valutazione che è la reputazione, dalla quale dipenderanno le scelte delle comunità, la fiducia che esse riporranno in qualcosa o qualcuno.
C’è bisogno quindi di una comunicazione che sia costruzione di relazione, attivismo e sintonia esplicita con i valori delle proprie comunità di riferimento; gestione della percezione, attraverso una conoscenza profonda dei valori e sensibilità delle comunità a cui ci si rivolge, per costruire quelle scelte di comunicazione efficaci per “governare la percezione” delle proprie audiences e far sì che queste, collettivamente, decidano di fidarsi e affidarsi.
Oggi si comunica partendo dai dati e su di essi si costruiscono strategie di narrazione in grado di costruire la percezione di vicinanza valoriale, di sintonia, di missione condivisa. La comunicazione è conversazione, coinvolgimento, previsione dell’impatto percettivo sulle audiences. Oggi la comunicazione richiede prese di posizione decise e coraggiose e un approccio olistico, che coinvolga ogni aspetto visibile, dai manager, all’arredo degli uffici, dalla grafica del sito ai post sui social network.
Mai come oggi la comunicazione, così intesa, è fondamentale per organizzazioni che basano la loro stessa esistenza sulla fiducia dei propri stakeholders.