Digital Agenda, a Bruxelles si parla di futuro

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Mentre in Italia il dibattito incentrato sulle nomine dell’AgCom (e delle relative ricadute sul suo operato verso le prossime importanti scelte che riguardano i media televisivi, web e telefonia) è già finito, in Europa si continua a parlare di futuro.

Oggi e domani (21/22 giugno) si terrà a Bruxelles la prossima assemblea annuale della Digital Agenda for Europe (DAE) ed i temi che si affrontano in questo dibattito sul ruolo dell’ ICT sono molteplici (la DAE si articola in 7 ambiti declinati in 101 azioni volte a collimare gli obiettivi Europei di crescita sostenibile.)

Le idee, i fabbisogni, le opportunità politiche e sociali ed economiche, che emergeranno dal dibattito e dai successivi lavori influenzeranno gli obiettivi strategici e i relativi settori economici in cui, attraverso il Programma Orizzonti 2020 la UE finanzierà progetti dal 2014 al 2020

L’ ICT trova in due sotto-programmi delle precise linee di finanziamento:

1.Competitiveness and Innovation Framework Programme (CIP) che si concluderà nel 2013 per diventare il Programme for the Competitiveness of enterprises and SMEs (COSME) 2014-2020 un programma rivolto a sostenere la crescita sociale ed economica e che vede una partecipazione sempre più attiva da parte delle PMI,

2.ed il Seventh Framework Programme (FP7) dedicato essenzialmente a sostenere progetti di ricerca e rivolto pertanto maggiormente ad università e centri di ricerca.

Lo sforzo che ci chiederà però non riguarderà le modalità, i termini con cui accedere ai finanziamenti: quello che servirà sarà la capacità di mettere a sistema le conoscenze e trasformare le intuizioni, le idee, in progetti ediniziative reali e concrete.