Anche Al-Jazeera lancia una piattaforma per la diffusione di ’soffiate’

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I responsabili della piattaforma assicurano che ogni contenuto sarà sottoposto ‘’a una verifica rigorosa’’, all’ insegna della ‘’rigida adesione al nostro impegno di fare un ‘giornalismo approfondito’ ‘’.

I file sono criptati a mano a mano che vengono trasmessi; poi vengono depositati sui server di Al-Jazeera e solo i giornalisti che lavorano per la piattaforma saranno abilitati ad accedervi.

‘’Riconosciamo che, a dispetto delle migliori tecnologie – rileva onestamente Al-Jazeera –, i nostri interlocutori potrebbero correre dei rischi facendoci avere materiali, soprattutto quelli che vivono in paesi in cui rivelazioni di quel genere non sono coperte dalla legge. I nostri giornalisti comunque assicurano che le identità delle fonti saranno protette al massimo e che le rivelazioni saranno purgate di tutte le informazioni sensibili, come i ‘metadata’ che contengono informazioni sulla preparazione dei testi, prima di essere diffuse pubblicamente’’.

Per chi fosse interessato, alcune questioni tecniche vengono affrontate in un articolo sul blog di Antonella Beccaria che cita Paolo Brini.

da Lsdi

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